di Alessandro D'Avenia Non dimenticherò questa frase di un’alunna che qualche anno fa si rammaricava del giorno di vacanza mancato, convinta che Pasqua cadesse in data fissa e non sempre e solo di domenica. Ignoranza «stellare», dovuta all’aver perso i segni del tempo cosmico di cui la Pasqua, credenti o meno che siamo, è un... Continue Reading →
Toccare il futuro o finire il programma?
di Alessandro D'Avenia «L’altro giorno una collega mi ha detto che non può perdere tempo ad ascoltare i ragazzi perché deve completare il programma. Io forse non finirò il programma, ma credo che i miei cento studenti un giorno ricorderanno quella strana insegnante che anche alla quinta ora fa l’appello. Non so se sono una... Continue Reading →
L’umano nell’uomo
di Alessandro D'Avenia «Lavorando al libro negli ultimi dieci anni ho pensato a te costantemente. Il mio romanzo è dedicato al mio amore per il popolo. Questa è la ragione per cui è dedicato a te. Per me tu sei l’umanità e il tuo terribile destino è il destino dell’umanità in questi tempi inumani». Queste... Continue Reading →
Scuola senza talenti
di Alessandro D'Avenia La scuola purtroppo è al centro del dibattito solo per l’emergenza virale, mai per quella vitale che la ferisce da decenni. Voglio allora fermarmi sulle righe ricevute di recente da un 13enne: «Ho visto un video in cui parla del talento. Mi ha fatto riflettere, avevo un’altra idea del talento, pensavo fosse... Continue Reading →
La vita è una Commedia
di Alessandro D'Avenia Vi manca il respiro? Vi sentite in esilio? Leggete Dante ad alta voce. Nella mia scuola ideale la Commedia si legge integralmente ogni anno. È il regalo che vorrei fare a Dante per i 700 anni (martedì) dalla sua «presunta» morte, lui che è più vivo di me tanto da poter dire che non... Continue Reading →
Libri nuovi e fragranti…
di Alessandro D'Avenia Come mi immagino l’imminente prima campanella dell’anno? Così: «Dall’interno degli involucri uscirono libri nuovi e fragranti, zeppi delle letture più incredibili, uno su specie animali sconosciute, l’altro su popoli diversi e re defunti, il terzo su paesi esotici, il quarto sulla magia dei numeri». Queste righe tratte da un libro che ho... Continue Reading →
Promessi Sposi, qualcosa di personale
di Alessandro D'Avenia Nel primo giorno di scuola «in presenza» ho ascoltato i miei studenti del secondo anno sui Promessi Sposi. Il romanzo più odiato dagli italiani può avere un effetto sorprendente anche su ragazzi di 15 anni, se lo lasci accadere (cioè lo leggi per intero) e non lo vivisezioni o lo usi come «pre-testo» per degli... Continue Reading →
Ribellezza, Alessandro D’Avenia per la giornata della memoria
di Alessandro D'Avenia Quale è stata la cosa più bella di ieri? Ho chiesto qualche giorno fa a una classe di universitari di un master di scrittura. Li incontravo per la prima volta e, per entrare rapidamente in sintonia con loro, ho inventato una forma particolare di appello. Bisognava dire il proprio nome e raccontare,... Continue Reading →
Furore da distanziamento
di Alessandro D'Avenia «Quando gli uomini erano in gruppo, la paura spariva dai loro volti e l’ira prendeva il suo posto. E le donne sospiravano di sollievo, perché capivano che andava tutto bene: non ci sarebbe mai stato nessun crollo finché la paura fosse riuscita a trasformarsi in furore». È così che, quasi alla fine... Continue Reading →
Fragile: maneggiare con cura
di Alessandro D'Avenia «Si mise in testa, lo sventurato, che era fatto tutto di vetro e, quando qualcuno gli si avvicinava levava urla tremende, supplicando con parole e ragionamenti assennati che nessuno gli si accostasse perché l’avrebbe rotto; perché lui era tutto di vetro, da capo a piedi». Così Miguel de Cervantes, in una delle Novelle esemplari (raccolta... Continue Reading →
Amuchina
di Alessandro D'Avenia Continui a sfregarti le mani per eliminare ogni atomo di impurità. Cerchi una purezza impossibile sulla Terra, perché la Terra è terra: me lo ha ricordato mercoledì scorso il rito delle ceneri, polvere sono e polvere ritornerò. Allora ti guardi le mani che dai sempre per scontate, tranne quando ti rivelano a... Continue Reading →
La meraviglia nelle scarpe
di Alessandro D'Avenia https://youtu.be/vjgMMvauRAs «Un ragazzaccio / scappò in Scozia / e scoprì che la terra era altrettanto dura / una iarda altrettanto lunga / una ciliegia altrettanto rossa / una porta altrettanto legnosa / una canzone altrettanto gioiosa che in Inghilterra… Così si fermò / nelle sue scarpe / e si meravigliò / si... Continue Reading →
Che cosa hanno fatto? Quello che potevano – Jojo Rabbit
di Alessandro D'Avenia «Che cosa hanno fatto?» chiede il bambino tremante osservando i quattro impiccati penzolare sulla piazza della città. «Quello che potevano», risponde la madre con rassegnata fermezza. È una delle scene chiave di Jojo Rabbit, bellissimo film che racconta, con equilibrio raro tra comico e tragico, la Germania nazista dal punto di vista di... Continue Reading →
Una bambinata universale
di Alessandro D'Avenia «Ti mando questa bambinata, fanne quel che ti pare; ma se la stampi, pagamela bene per farmi venire voglia di seguitarla». Con questo biglietto al direttore del «Giornale per i bambini» il 54enne Carlo Lorenzini accompagnava le prime pagine del libro italiano più famoso al mondo. I primi due capitoli, firmati con... Continue Reading →
L’epifania di Artemisia
di Alessandro D'Avenia «Il nome di donna fa stare in dubbio finché non si è vista l’opera ma farò vedere a Vostra Signoria che cosa sa fare una donna». Era il 7 agosto 1649 quando Artemisia Gentileschi scriveva così al suo committente, don Antonio Ruffo. E in effetti la sua maestria era tale da esser... Continue Reading →
L’inno trappista è l’inno del mondo adulto
di Alessandro D'Avenia «Ma davvero ti piace Wagner? – Certo! Anche se ogni volta che lo sento mi viene voglia di invadere la Polonia!» così risponde Woody Allen a Diane Keaton, in Misterioso Omicidio a Manhatthan, con una battuta definitiva su chi strumentalizza la musica. Non credo sarebbe piaciuta a Platone che nella Repubblica scrive: «Non si introducono mai... Continue Reading →
Regali, doni o presenti?
di Alessandro D'Avenia La mattina di Natale aspettavo che i primi raggi di luce filtrassero nella mia stanza, vigile come una sentinella nel buio screziato dall’intermittenza delle luci dell’albero che si insinuavano per tutta la casa. Poi in silenzio uscivo dal letto e mi acquattavo nel soggiorno a fissare i regali, che aspettavo da settimane... Continue Reading →
Uno ti aspetta
di Alessandro D'Avenia “In qualche lontana città che non conosci e dove forse non ti accadrà di andare mai, c’è uno che ti aspetta. In una antica angusta stradetta della sterminata città orientale, là dove si nascondono gli ultimi segreti della vita, giorno e notte resta aperta per te la porta del suo palazzo favoloso;... Continue Reading →
Il mio primo, disastroso giorno di scuola
di Alessandro D'Avenia La memoria è il modo in cui il tempo degli orologi, sempre in movimento, si incontra con l’eternità fatta di istanti talmente densi di senso da essere fermi. Per questo il mio primo disastroso giorno di scuola di prima elementare è nella mia memoria un motore immobile. Avevo cinque anni, ero all’asilo,... Continue Reading →
Io ritornerò
di Alessandro D'Avenia Eugenio Corti divenne scrittore durante la campagna in Russia: le sue lettere (curate da Alessandro Rivali, con sensibilità di poeta ispirato dalla storia) costituiscono un documento sulla vocazione di narratore e sul rapporto tra realtà e pagina scritta. Ogni creazione letteraria sgorga o dall’abitudine di parlare con se stessi o di parlare... Continue Reading →