Armonia e concordia, il Messaggio del Concerto di fine anno a Casamari


L'orchestra ed il coro come simbolo della vita civile, della collaborazione tra le persone e le istituzioni: dal lavoro di ciascuno nasce l'armonia, se non ci impegnamo la riuscita non sarà buona. Questo il senso augurale del bellissimo concerto di fine anno, lunedì 30 dicembre, a Casamari, giunto alla XXIX edizione, per iniziativa della Comunità... Continue Reading →

Te Deum Laudamus, te Dominum confitemur


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Il canto del Te Deum, inno di ringraziamento per eccellenza, accompagna le celebrazioni del 31 dicembre.

te deum

L’inno Te Deum laudamus, con cui tradizionalmente ringraziamo il Signore Dio dei benefici da Lui ricevuti, pure se detto “inno ambrosiano”, è una composizione poetica adesso attribuita con certezza a Niceta di Remesiana, intorno all’anno 400.Originariamente si rivolgeva a Cristo Dio e Signore: “Te (o Cristo) noi lodiamo Dio! Te (o Cristo) noi professiamo Signore!”. Successivamente, con l’attenuarsi delle eresie sulla Persona Divina e sulla Divina Signoria di Gesù, poco alla volta la pietà cristiana lo ha indirizzato al Padre e al Figlio e allo Spirito; infatti, con questa qualificazione trinitaria noi lo abbiamo recepito e a nostra volta lo trasmettiamo.Nella Chiesa cattolica il Te Deum è legato alle cerimonie di ringraziamento; viene tradizionalmente cantato la sera del 31 dicembre, per ringraziare dell’anno appena trascorso, oppure nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del…

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Casamari, XXIX Concerto di fine anno, Haydn con il Coro Josquin Des Pres e l’Orchestra Francesco Alviti, lunedì 30 dicembre, ore 18,30


Sarà la musica di Franz Joseph Haydn con l'Harmonie Messe ad aprire il XXIX Concerto di Fine Anno nella Chiesa Abaziale di Casamari, lunedì 30 dicembre 2019, alle ore 18,30, affidata alle voci di Vittoria D'Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore ed Alessandro Della Morte, basso, con il coro Concentus Musicus Fabraternus Josquin... Continue Reading →

L’esempio di Nazaret


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caraAuguri a tutte le famiglie, nel giorno della loro festa

Dai «Discorsi» di Paolo VI, papa
(Discorso tenuto a Nazareth, 5 gennaio 1964)

La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato così profondo e così misterioso di questa manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice, umile e bella. Forse anche impariamo, quasi senza accorgercene, ad imitare.
Qui impariamo il metodo che ci permetterà di conoscere chi è il Cristo. Qui scopriamo il bisogno di osservare il quadro del suo soggiorno in mezzo a noi: cioè i luoghi, i tempi, i costumi, il linguaggio, i sacri riti, tutto insomma ciò di cui Gesù si servì per manifestarsi al mondo.
Qui tutto ha una voce, tutto ha un significato. Qui, a questa scuola, certo comprendiamo…

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La strage degli Innocenti e il potere


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di Luigi Alici

Quando la strage degli innocente serve al potere

«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
Un grido è stato udito in Rama,un pianto e un lamentogrande:Rachele piange i suoi figlie non vuole essere consolata,perché non sono più»(Mt 216-18)

… e genera uno strazio indicibile

Ettore muore, e Troia viene espugnata. I Greci trionfanti uccidonoil figlio di Ettore, Astianatte,precipitandolo dalle mura della città. La regina Ecuba, sua nonna, lo piange così, quando le viene portato sullo scudo del padre:
«O Achei, che menate vanto…

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Frosinone, Ceccano, Cassino, le centraline confermano il veleno nell’aria


Natale e Santo Stefano avvelenati per la Valle Latina, come già le immagini avevano rilevato: le polveri sottili hanno raggiunto concentrazioni superiori al 200% del massimo consentito dalla legge, con la centralina di Ceccano sempre al primo posto, seguita a ruota da quelle di Cassino e Frosinone Le polveri sulla Valle Latina, da Patrica Qui... Continue Reading →

Frosinone, il prefetto sull’inquinamento: questa è una terra presa in giro


Il prefetto Portelli tuona contro chi non difende il Frusinate dagli inquinatori: si sappia distinguere fanfaroni e chiacchieroni da chi, invece, è motivato da sani principi. Ce l’ho – ribadisce – con coloro i quali dicono e non fanno, vogliono apparire e invece non sono: contro le forme di ipocrisia. Parole molto dure che non lasciano spazio ad interpretazioni. Il prefetto accusa... Continue Reading →

Festival d’Organo Antico a Monte San Giovanni


Tre grandi organisti pet il 1° Festival internazionale d'organo antico nella Collegiata di S. Maria della valle, con Luca Salvadori, compositore, giovedì 26 dicembre, Juan Paradell Solè, organista titolare nella cappella Sistina in vaticano, il 29 dicembree Alessandro Albenga, già organista titolare in San Giovanni in Laterano, il 4 gennaio. Grande musica per rinnovare i... Continue Reading →

Frosinone, Ceccano, Cassino, la Valle Latina è una camera a gas


Guardate le foto scattate stamane, alle falde del Siserno, catena dei Lepini: non è fumo di incendi. Sono le polveri che pervadono l'aria. Le respiriamo tutti, tutti i giorni. E costituiscono un pericolo reale per la nostra salute, molto di più di altri tipi di inquinamento ma nessuno se ne rende conto e nessuno fa... Continue Reading →

Bambino, vieni alla mia festa… il Natale secondo Fiodor


di Alessandro D'Avenia San Pietroburgo, Natale 1875. Al club degli artisti è in corso una scintillante festa di Natale, durante la quale molti dei presenti cercano di mettersi in mostra e di sembrare più belli e intelligenti. Un uomo in disparte, guardando con attenzione la scena e i volti degli invitati, nota che tutti si divertono... Continue Reading →

Roma Frosinone Cassino in superveloce, parlamentari tutti assenti


Da Frosinone a Roma in 30 minuti, da Cassino alla capitale in 70 minuti: sarebbe sufficiente utilizzare la stazione di scambio di Sgurgola per diminuire in modo così consistente il tempo di percorrenza ferroviaria. Inoltre Frosinone e Cassino diverrebbero zone appetibili per chi lavora quotidianamente a Roma. Un'idea semplice, già sperimentata in molte città italiane... Continue Reading →

Non c’è spazio per la tristezza, oggi


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Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita.

Deponiamo dunque «l’uomo vecchio con la condotta di prima» (Ef 4, 22) e, poiché siamo partecipi della generazione di Cristo, rinunziamo alle opere della carne. Riconosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare all’abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricòrdati chi è…

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Novena di Natale, 24 dicembre, VIII giorno


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O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte

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“La Sacra Famiglia con un pastore” è un dipinto a olio su tela (99×137 cm) di Tiziano, databile al 1510 circa e conservato nella National Gallery di Londra. In un idilliaco paesaggio campestre, la Sacra Famiglia, seduta in riposo, offre il Bambino all’adorazione di un pastore, posto di spalle e con la testa in profilo a destra. Nello sfondo a destra si vede la scena dell’annuncio ai pastori e, vicino, il bue e l’asinello della natività.

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Novena di Natale, 23 dicembre, VII giorno


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O Emmanuele,
nostro re e legislatore,
speranza e salvezza dei popoli:
vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.

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Nel 1523 Lotto dipinge “La Natività”, una piccola tavola (cm 46 x 36) conservata alla National Gallery of Art di Washington. Lorenzo Lotto in questo periodo stava per finire il soggiorno bergamasco, un periodo che occupa l’arco di anni compresi tra il 1512 e il 1525, che è caratterizzato da un ‘misticismo affettivo’ e da un senso magico infuso nelle opere grazie all’utilizzo della luce. La Natività, destinata a un’abitazione privata, date le piccole dimensioni, è un quadro pensato per la devozione di una famiglia. Nel dipinto i santi personaggi sono collocati in primo piano, tanto da porre l’osservatore, in una posizione privilegiata. Non guardiamo dentro da fuori, la scena è vista dall’interno; si dà una condizione di intimità del fedele con il mistero che si rivela.

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