di Elisa Rossi Giordano per nobell.it
Attendere, nelle sue varie accezioni, puo’ essere tradotto come volgere a un termine. E’ proprio questo che facciamo quando attendiamo: rivolgiamo il nostro spirito verso una meta. La nostra meta è stata la vita e siamo stati accompagnati dallo spirito fin dal primo momento in cui abbiamo desiderato Emanuele. siamo Matteo ed Elisa, i genitori di 3 splendidi bambini. Tommaso di tre anni, Angelica di 5 ed Emanuele nato il 5 febbraio di quest’anno. Abbiamo vissuto anche con angelica e Tommaso il tempo splendido di aspettare un figlio, ma Emanuele è stato atteso. quando alla fine di Ottobre del 2010 ci hanno detto che non si vedeva il suo stomaco nell’ecografia e che avrebbe potuto non avere l’esofago, abbiamo iniziato il nostro cammino ancor piu’ intenso verso il dono della Vita.
In tutti i mesi della gravidanza abbiamo atteso di avere una buona notizia, pensando che tutte le negative che ricecavamo non fossero cio’ che dovevamo desiderare. E’ solo quando abbiamo visto riflesso nei suoi occhi lo splendore della Luce di vita che abbiamo capito che la nostra volonta’ non era quella corrispondente a quella di Dio ed è allora che abbiamo iniziato a realizzare quanto l’attesa fosse valsa la pena. abbiamo aspettato per mesi in un ospedale prima di poterlo portare a casa, e ad ogni rientro la gioia era incommensurabile. ma poi si ripresentava l’attesa di un nuovo intervento e attendevamo, non lo posso negare. Non riuscivamo a vedere che il miracolo è Emanuele! i suoi occhi parlano al posto della voce, il suo sorriso mostra fiducia incondizionata, abbandono alla volonta’ di Chi sa cos’è meglio per lui: la sua voglia d’imparare ci permette di comprendere che se anche se l’attesa non è finita e cio’ che è non è quello che avremmo voluto, è stata fatta la volonta’ di Chi vuole il nostro bene. attendere è un atto di fiducia verso Colui il quale ha destinato per te la meta. abbiamo atteso col fiato sospeso, a volte in arrendevole fiducia, altre in trepidante angoscia, ci hanno attraversato rabbia e serenita’, coraggio e sfiducia. Abbiamo incontrato la gioia di avere un figlio, lo sconforto di vederlo malato, l’impotenza nel non poterlo guarire, ma abbiamo sempre affrontato la sua Vita con la fiducia piena in Colui che aveva scelto noi come suoi genitori e lui come nostro figlio. abbiamo atteso rivolti alla meta, assieme a coloro che hanno accompagnato questo nostro cammino, facendosi strumento dell’Amore e di Dio e questo Amore è stato la chiave affinchè la nostra attesa non fosse vana!
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