Cristo, il “bel Pastore” (Gv 10,11) è secondo la fede cristiana la rivelazione della bellezza che salva: e lo è secondo la duplice via della bellezza armonica, propria del “più bello fra i figli degli uomini” (Sal 45,3), e di quella conturbante dell’Uomo dei dolori, davanti a cui ci si copre la faccia (cf. Is 53,2). Agostino e Tommaso d’Aquino possono essere indicati rispettivamente come i testimoni di questi due approcci, che convergono nella contemplazione e nella proclamazione del Redentore dell’uomo quale bellezza che salverà il mondo.
Così mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, uno dei più ascoltati teologi italiani, dà l’avvio ad una riflessione sulla bellezza e la fede che riproponiamo in occasione dei 500 anni dallo svelamento della volta della Sistina.
Qui è possibile trovare il testo di mons. Forte Forte_LaViaPulchritudinis
Sulla via pulchritudinis interviene anche un altro autorevole teologo, Pierangelo Sequeri, anche fine musicista (è l’autore di Symbolum, Come canto d’amore etc.)
La via pulchritudinis_ limiti e stimoli di una spiritualità estetica
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