La scuola ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune. La forte domanda di conoscenze e di capacità professionali e i rapidi cambiamenti economici e produttivi inducono spesso a promuovere un sistema efficiente più nel dare istruzioni sul “come fare” che sul senso delle scelte di vita e sul “chi essere”.
(Orientamenti Pastorali Cei, “Educare alla vita buona del Vangelo” n. 46)
In un tempo di rapidi cambiamenti che mutano scenari, incrinano certezze e affievoliscono speranze sul futuro, gli insegnanti di Azione Cattolica si sono riuniti a Roma per una giornata di confronto sulla scuola e sull’essere insegnanti oggi. Abbiamo voluto guardare il mondo della scuola, in cui quotidianamente lavoriamo, con l’occhio critico e sincero della realtà vissuta, e con il desiderio e l’attenzione di chi ama la scuola e si spende per renderla migliore di com’è. Affidiamo queste nostre attese a tutti coloro i quali condividono la passione per l’educazione, la formazione, la possibilità di aiutare e aiutarsi reciprocamente a crescere verso quella pienezza di umanità che, a seconda delle personali convinzioni e sensibilità, si definisce realizzazione di sé, felicità, santità.
La prospettiva da cui muove la nostra riflessione è quella della professione: di quali insegnanti hanno bisogno oggi i ragazzi, i giovani, le famiglie, la società? E allo stesso tempo: quale contributo possono offrire gli insegnanti affinché il “tempo delle crisi” divenga il “tempo delle opportunità”?
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