DIRE – Notiziario salute) Roma, 30 lug. – Negli ultimi due anni in Italia e’ calato il consumo di cocaina, eroina e metamfetamina, quello di cannabis e’ rimasto piu’ o meno stabile con variazioni da citta’ a citta’, mentre nell’ultimo anno e’ aumentato il ricorso a ketamina ed ecstasy. E’ quanto evidenzia uno studio condotto dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano con il ‘Dipartimento per le Politiche Antidroga’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha monitorato 17 citta’ italiane (Torino, Milano, Merano, Gorizia, Verona, Bologna , Firenze, Perugia, Terni, Roma, Pescara, Napoli, Bari, Potenza, Palermo, Cagliari, Nuoro), analizzando le acque reflue. Secondo lo studio, il consumo di eroina interessa maggiormente il centro Italia, con Perugia capofila (5 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti), seguita da Roma, Firenze e Terni (3 dosi). La cocaina invece e’ piu’ usata a Roma e Napoli (7-8 dosi/giorno/1000 abitanti), seguite da Milano, Torino, Firenze e Perugia (5 dosi/giorno/1000 abitanti).
Quanto a Milano, il consumo di cocaina risulta superiore di 5-10 volte a quello misurato in Svezia, Norvegia, Finlandia, Croazia e Repubblica Ceca, ma quasi la meta’ rispetto quello di Olanda, Belgio, Regno Unito e Spagna. Sempre secondo lo studio, il consumo complessivo di cocaina in Europa e’ risultato di circa 356 chili al giorno; un quantitativo pari a circa il 10-15% della produzione mondiale.
Il Dpa. In relazione ai risultati, il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) sottolinea che “il calo dei consumi registrato nelle acque reflue conferma un positivo trend registrato anche gli anni scorsi. Va pero’ aumentata l’attenzione su una droga sintetica poco usata fino ad ora, ma in crescita: la ketamina.
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