Alessandro D’Avenia ci offre un interessante confronto tra la scuola e la Concordia
Mi rendo sempre più conto che a scuola la metà dei problemi derivano dal fatto che i professori non si parlano: si fa da soli, o perché ci si crede migliori degli altri o perché si teme di essere giudicati. Mi sono fatto un esame di coscienza e ho provato a capire in cosa potevo migliorare io, in prima persona. Non posso pretendere concordia (dal latino:cum+cor-cordis, avere un cuore comune, che batte all’unisono) tra gli studenti, se non c’è tra colleghi o lo esigo solo a parole. Mi è allora tornato in mente un articolo scritto qualche tempo fa e che mi ero dimenticato di pubblicare sul blog. Eccolo qui.
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