Mobilità a basse emissioni, mobilità ciclabile, sistemi di riscaldamento domestico a ridotte emissioni, attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione: ecco le scelte della Regione Lazio per combattere l’inquinamento atmosferico nel Lazio, presente in maniera molto pesante nell’area della capitale e soprattutto della Valle Del Sacco, i cui valori sono i peggiori di tutta la regione. La preoccupazione riguarda soprattutto gli effetti sulla salute che l’aria inquinata ha su tutti i cittadini che vivono nelle aree interessate, con particolare riferimento alle cardiopatie e ai disturbi del sistema circolatorio. Al di là del linguaggio burocratico, le 4 scelte della regione, che dovrebbero portare ad un accordo con il Ministero dell’ambiente, dovrebbero concretizzarsi in incentivi per l’acquisto di auto, scooter, bici elettrici, nella diffusione di percorsi ciclabili protetti, nella promozione del riscaldamento domestico senza l’utilizzo di combustibili fossili a partire dalla legna e in una campagna informativa per la popolazione. Intanto le centraline di misurazione degli inquinanti nell’aria, al 30 novembre 2023 evidenziano come Ceccano abbia superato i limiti di legge per quasi due mesi, 57 giorni di camera a gas esattamente, Frosinone è a 44, seguito a ruota da Cassino con 41. La situazione di Roma è di gran lunga migliore: la peggiore centralina della capitale è quella di Tiburtina con 26 superamenti nell’anno, mentre in provincia di Roma i valori massimi si registrano sempre nella Valle del Sacco, a Colleferro, con 42 superamenti.

potete trovare tutti i dati qui dal sito dell’ARPA Lazio
e qui la situazione giorno per giorno
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