L’hanno subissato di domande: voglio cogliere l’occasione, ha detto una di loro, mentre con i suoi compagni si metteva in fila per parlare con il vescovo. Don Ambrogio, chiamatemi così, ha detto il presule quando ha visto che i ragazzi avevano difficoltà nell’usare i titoli ufficiali: non sono venuto qui per farvi un discorso ma per rispondere alle vostre domande. Qual è il valore più importante? gli ha chiesto Pierluigi. E il vescovo: fate una banda, mettetevi insieme ma non per sfasciare, per prendere in giro, per pestarvi in piazza: fate una banda per fare del bene, per aiutare gli altri, per stare accanto ad un compagno in difficoltà, per risolvere problemi. Ceccano, ha detto il vescovo, è una città che pullula di associazioni vive, capaci di esprimere il meglio del vivere civile. Date un contributo anche voi, non cedete al male, se lo lascerete entrare nella vostra vita si impadronirà di voi. Riflettete, pensate, leggete, prendetevi il tempo necessario prima di fare una scelta… E poi le tante domande sugli argomenti d’attualità nel rapporto fra giovani e fede religiosa. Sono intervenuti anche ragazzi mussulmani, sia sunniti che sciiti: in quell’aula c’erano allievi del Camerun, dell’Iran, della Siria, dell’Albania, il mondo a confronto grazie alla scuola. L’incontro cè stato nell’aula magna del Liceo di Ceccano tra il vescovo di Frosinone, Ambrogio Spreafico, e i ragazzi del Liceo e dell’IIS, su iniziativa dell’Azione Cattolica Italiana
qui la cronaca dettagliata di Marco Barzelli

per restare aggiornati
Rispondi