La cittadina vetuscolana è arrivata ad 80 sforamenti per le pm10 in un anno: il massimo previsto dalla legge per le polveri sottili è 35. Al secondo posto è Frosinone scalo ma con quasi la metà dei valori rispetto a Ceccano. Anche Cassino si ferma a 43. Non era mai accaduto nel passato che ci fosse una così netta differenza tra le tre cittàdine, anzo spesso era Frosinone a guidare la classifica. Ora qualcosa deve essere accaduto per avere valori così diversi. Cosa ha fatto il comune di Frosinone per migliorare così tanto i suoi risultati? E’ bastato spostare il deposito dei mezzi Cotral? O cos’altro? Indubbiamente la posizione della centralina ARPA di Ceccano è molto sfavorevole: a due passi dall’incrocio più trafficato, a meno di 50 metri da un impianto semaforico, lungo la linea ferroviaria, nel punto dove i treni frenano con il rilascio delle polveri dei ferodi di centinaia di ruote per ogni convoglio, con due forni a legna di attività di ristorazione a ridosso e con la presenza di caldaie di riscaldamento di attività commerciali ed artigianali. Sarebbe il caso di chiedere una verifica come quella già effettuata negli anni scorsi. Il posizionamento di una centralina in Piazzale Bachelet ad esempio rilevò, alcuni anni fa, una differenza sostanziale di oltre il 30% nei valori. Che si aspetta a chiedere ufficialmente lo spostamento della centralina?

Per non farci mancare niente, ci mettiamo anche il rally
Il rally e poi, come una sorta di contromisura, una bella domenica ecologica.
Una maniera davvero demenziale ed incoerente di procedere.