Eppure palazzo Antonelli ha speso bei soldini, 125 mila euro del decreto ristori per il Covid, per l’illuminazione che, immaginiamo, non sia ancora completata perché, attualmente, riguarda soltanto il versante orientale dell’imponente manufatto militare che domina la Valle Latina; altri migliaia di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione un secondo ingresso nel lato est, ma il portale principale è sbarrato, senza alcuna indicazione per aperture o almeno per visite guidate su richiesta. Neppure sul sito del comune si trovano indicazioni per poter visitare il maniero. Non si potrebbe fare un accordo con qualche associazione di volontariato per tenerlo aperto almeno il sabato e la domenica? O magari recuperare un rapporto di collaborazione con la Pro loco? Ceccano sembra essere l’unico comune in Italia in cui Amministrazione civica e Pr loco non hanno rapporti di collaborazione per le attività turistiche e culturali.

Rispondi