78 anni fa, il 26 gennaio 1944, la chiesa di Santa Maria a fiume a Ceccano, veniva distrutta da un bombardamento americano: alle 14 di oggi, mercoledì 26 gennaio, di fronte al sagrato della chiesa, con il suono della sirena, ci sarà la commemorazione di quel tragico evento che vide la completa distruzione del santuario, tranne che della statua, miracolosamente salvata dall’imballaggio in cui era stata avvolta per essere trasportata a Castel Sant’Angelo a Roma.

Qui la ricostruzione di quella drammatica giornata, secondo le informazioni, rielaborate dagli studenti del Liceo di Ceccano per il libro Ceccano a 70 anni dalla guerra, con l’individuazione del comandante della squadriglia di aerei statunitensi che colpì il santuario.

E’ il Lt. John R. Dolny, al comando di 8 aerei del 526th Squadron dell’86th FB (fighters bombers, cacciabombardieri) 12th USAAF, di base a Pomigliano d’Arco. Quella mattina del 26 gennaio 1944, proprio 70 anni fa, la squadriglia si alzò per colpire obiettivi sensibili lungo la ferrovia tra Cassino e Roma. Gli A-36 Invaders volavano quasi a 600 km orari, cercando di non farsi colpire dagli 88 tedeschi e dalle mitragliere contraeree della flak: tra le nubi, Dolny intravede un ponte vicino alle ferrovia ed ordina l’attacco. Gli A 36 salgono a 3600 m e picchiano giù fino a 600 metri. la velocità sfiora i 700 km orari. Mentre scendono, i piloti mettono in azione le mitragliere, i traccianti li precedono fino

a quei bersagli lontani e non ben distinguibili fino a quando non arriva il momento della cabrata: si tira a sé la cloche e si sganciano le bombe. Due ad aereo, 500 libbre ciascuna, 16 oggetti volanti capaci di distruggere tutto: cadono attorno al ponte sul Sacco senza colpirlo, alcuni raggiungono il saponificio, altri il centro del paese, sventrando edifici già disabitati, altri colpiscono la chiesa. Scrive Dolny nel diario di combattimento: mentre cabravamo, abbiamo visto che le bombe non hanno colpito l’obiettivo ma non abbiamo potuto osservare altro per la grande nuvola di polvere che si era levata. Era la polvere delle pietre quasi millenarie di S. Maria, distrutta totalmente.
Il racconto è stato elaborato sulla base dei dati raccolti dagli allievi del Liceo nell’ambito del progetto Guerra, 70 anni dopo.
Ecco un filmato preparato da Fabio Compagnone, III F, e Josephine Carinci, III C
La distruzione di S. Maria a fiume
Qui invece le info sul comandante Dolny che è poi diventato un generale dell’aviazione statunitense
pietroalviti.wordpress.com/2014/01/25/s-maria-a-fiume-individuato-il-comandante-dei-bombardieri/
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