E sono 5: anche oggi a Frosinone tutti a piedi con la domenica ecologica che il sindaco Ottaviani ormai riconosce necessaria soltanto dal punto di vista pedagogico mentre totalmente inutile per l’abbattimento delle polveri sottili. L’amministrazione comunale del capoluogo ha progettato nuove piste ciclabili, nuovi parcheggi, un piano per la mobilità alternativa, pur tra le tante polemiche con le associazioni ambientaliste. Lo sforzo inane del comune capoluogo dovrebbe innanzitutto insegnare come non sia possibile affrontare la questione della mal’aria a livello comunale ma che debba finalmente esserci una sinergia fra i diversi enti chiamati ad occuparsi della salute e dell’ambiente: Buschini, attualmente consigliere regionale del Pd, quand’era assessore all’ambiente, aveva promesso un tavolo di coordinamento, mai poi realizzato, la Provincia sembra latitare in un ambito che dovrebbe essere di sua specifica competenza. I sindaci vanno ciascuno per conto proprio, financo le associazioni ambientaliste si scontrano fra loro, attorno ai progetti che vengono messi in campo dalle diverse amministrazioni. Non sembra ci siano poi enti, forze, organizzazioni capaci di proporre linee di azione risolutive per la camera a gas in cui siamo costretti a vivere 4 mesi all’anno. E’ necessario un cambio di strategia. Non ci si può accontentare del blocco del traffico…

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