E’ il frutto più maturo e più bello del Festival: in un Paese che chiude le orchestre sinfoniche pur essendo il luogo dov’è nata la musica come noi la conosciamo, la presenza dell’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti è un segno di straordinaria vitalità dei cittadini, di amore per l’arte e per la cultura. Così Stefano Gizzi, assessore alla cultura del Comune di Ceccano, alla serata conclusiva del Festival, sabato 4 luglio. In questa bellissima Piazza S. Giovanni, ha detto Gizzi, si sono esibiti complessi di gramde valore: abbiamo potuto apprezzare vari generi di musica e la risposta del pubblico è stata sempre altissima. L’amministrazione comunale sosterrà il Festival e soprattutto l’orchestra
sinfonica, espressione compiuta e principlae delle agttività musicali. Egli ha poi ringraziato tutti i maestri direttori presenti nella serata ed ha invitato il pubblico a guardare al Festival Franmcesco Alviti come ad un grande segno di speranza e di cambiamento della realtà di Ceccano.
L’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, nata sulla spinta emotiva per la morte del giovane percussionista ceccanese, ha la sua sede a Ceccano e riunisce decine di displomati soprattutto al Conservatorio Licinio Refice ma anche di altri istituti. Si tratta di giovani professionisti che hanno deciso di collaborare insieme per mostrare il volto bello della muisica in questo territorio. E’ diretta dal m° Mauro Gizzi ed ha già al suo attivo numerosi concerti con un repertorio di tutto rispetto.
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