Monseigneur le Dauphin… Delfini, come chiamarli altrimenti? Sono i figli di alcuni esponenti politici di Ceccano: da tanti anni sulla scena di palazzo Antonelli, hanno stimato cosa buona il farsi da parte ma non hanno lasciato completamente. Hanno passato il testimone: così figlie e figli d’arte, quelli che nella Francia monarchica si chiamavano i Delfini, per il titolo feudale che era dato all’erede al trono, hanno raccolto buona considerazione nell’elettorato, basandosi sul patrimonio politico paterno e sfoggiando giovinezza e ansia di novità e di cambiamento. D’altronde abbiamo esempi illustri e non soltanto in Italia. La dinastia va di moda in provincia: ci sono città che passano di padre in figlio o figlia, che si succedono come primi cittadini. Per non parlare di ben altre dinastie di potere repubblicano, molto simili a successioni monarchiche, e di altri connubi poliotico elettorali molto meno edificanti, con mogli, mariti, amanti… Cari Delfini, per voi niente di male, anzi i figli saranno migliori dei padri. Forza, ragazzi!
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