Ecco le parole di Raffaella Celani, allieva della V G, dopo l’incontro del Liceo di Ceccano con don Luigi Ciotti
“Siamo oggi partecipanti di un progetto che si chiama mondo, ma quanto questa partecipazione può essere definita attiva? Ci si lamenta, ci si lamenta di una crisi economica che non può essere definita solo economica ma Etica, ci si lamenta di tutto e ci si nasconde dietro paroloni che ci fanno paura come “Immigrato, Straniero, Barconi” per giustificare un’insoddisfazione di cui siamo in parte causa.” Così oggi Don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera contro i soprusi delle mafie, si è rivolto in particolar modo ai giovani, agli studenti delle scuole della provincia di Frosinone, per continuare quel percorso educativo iniziato proprio da lui circa 50 anni fa. Così, con le parole di colui che ha visto, ha sentito, ha vissuto, ci è stata data l’opportunità di confrontarci con una realtà di cui tutti siamo a conoscenza, ma che spesso viene messa in secondo piano. È la realtà della famiglia di Antonio Montinaro, agente della Polizia di Stato che scortava Falcone nella strage di Capaci, della famiglia di Lea Garofalo, rea di esser stata testimone di giustizia, è la realtà di tante famiglie innocenti a cui è stata tolta la speranza. “Siamo responsabili di omissione, di paura, di mancanza di coraggio, quando basterebbe che NOI, e sottolineo NOI plurale ci unissimo per compiere quei piccoli passi verso il cambiamento che a parole tutti desideriamo.” ha aggiunto Don Ciotti. Un uomo che ha fatto del proprio coraggio la propria minaccia ma che non ha paura di informare, di diffondere e di aiutare.
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