«Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia». Quando la sonda Rosetta ha compiuto il suo inseguimento della cometa ci siamo emozionati. Nel silenzio dello spazio qualcosa creato dall’uomo si poggiava, grazie a calcoli resi possibili dalla logica che permea l’universo, su qualcosa che l’uomo non ha creato per studiarlo da vicino e magari rimanere sorpreso scoprendo i segni di una vita che andiamo cercando in un cielo di corpi stellari, imitando forse la nostra ricerca, più o meno consapevole, di vita in ben altro cielo.
Una cometa, come quella che forse un giorno passò in cielo in coincidenza con la nascita di un bambino e fece da segnaletica ad un gruppo di scienziati del tempo, che volevano studiare quella stella da vicino, come noi. Con calcoli precisi la trovarono. Mi ha sempre affascinato che il Bambino-Dio nato in un posto rabberciato alla meglio è contemporaneamente reperibile grazie a calcoli e osservazioni astronomiche da professionisti del settore.
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