Il frusinate tra ieri o oggi è stato attraversato ancora una volta dalla tragedia degli incidenti stradali: in poche ore sono andate perse giovani e promettenti vite, fra le quali quella del figlio di un caro amico. Di fronte a questo susseguirsi di lutti sembriamo impotenti, a volte invochiamo il destino, a volte malediciamo Dio, ma la morte per incidente stradale sembra essere entrata nella nostra normalità quotidiana. Eppure non è così. C’è da rendersi conto che le vittime della strada sono in realtà vittime di tante circostanze concomitanti: il mancato rispetto del codice della strada, l’eccesso di velocità, l’inadeguatezza di mezzi e strade, l’uso non corretto dei mezzi di protezione, la mancanza di rispetto per la vita propria e di quella degli altri, l’esaltazione della potenza e della velocità, la mancata manutenzione delle sedi stradali… Di fronte a questa infinita teoria di morte e di sofferenza che riguarda spesso giovani, giovanissime vite, non sarebbe il caso di una grande mobilitazione come quella che in questi ultimi giorni ha attraversato il web per la raccolta fondi per la cura dei malati di SLA? Un doccia, un fiocco, una passeggiata, una corsa… quant’altro per dire basta alla strage?
Incidenti stradali, morti e docce

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