Sarà Nicola Tranfaglia, professore di storia contemporanea e giornalista di Repubblica e de L’Espresso a presentare a Ceccano, al Castello dei Conti, il 16 luglio prossimo, il saggio Pio La Torre, legislatore contro la Mafia. L’iniziativa è delle Associazioni culturali Ars est vita e Il centro del fiume che hanno organizzato una giornata di studi su Pio La Torre, politico del PCI ucciso dalla Mafia nel 1982. Il libro presenta il complesso itinerario di lotte politiche, di analisi e di attività legislative di Pio La Torre contro il sistema mafioso, nei quasi venti anni di vita parlamentare del dirigente politico siciliano, prima all’Assemblea regionale siciliana poi alla Camera dei deputati. Pio La Torre legislatore contro la mafia: un fatto editoriale importante, per più ragioni. Per la prima volta vengono presentati, insieme e in ordine cronologico, gli interventi e i discorsi parlamentari di Pio La Torre sulla questione mafiosa: dalle denunce forti e argomentate del sistema Lima-Ciancimino a Palermo, nei primi anni sessanta, quando La Torre era parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana, alla proposta delle norme di prevenzione e di repressione del fenomeno della mafia del marzo 1980, che avrebbe costituito l’asse portante della 416-bis.La lettura di questi documenti permette di valutare allora nella loro complessità lo sfondo storico e gli orizzonti sociali e politici in cui matura l’analisi di Pio La Torre e i processi della lunga stagione politico-criminale che tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta portò alla decapitazione del ceto dirigente democratico della Sicilia. Permette inoltre di seguire passo dopo passo il lungo processo di «incubazione» della legge La Torre che, recepita dall’Unione Europea e da altri organismi sovranazionali, sta cambiando in profondo i modelli del contrasto ai sistemi criminali e. ha contribuito a fare la storia civile del Paese. All’importante convegno parteciperà Nicola Tranfaglia. Lo storico e’ docente ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino , membro del Comitato di Presidenza della Conferenza dei Presidi di Lettere e Filosofia, membro del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali e del Comitato Nazionale di settore per gli Archivi, membro della commissione dei Quaranta Saggi sulla Scuola e del gruppo di lavoro Martinotti riforma universitaria. Come giornalista è editorialista del giornale la Repubblica e collaboratore de L’Espresso, come storico è pure condirettore della rivista Studi Storici e membro del comitato scientifico della Fondazione Nazionale Antonio Gramsci.
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