La forza del Requiem, le note terrificanti del Dies Irae, la dolcezza della misericordia di Dio, la consapevolezza della redenzione: tutto questo trova la sua espressione massima nella Messa per i Morti, nel Requiem appunto che Mozart compose nel 1791, fino al 5 dicembre, giorno della sua morte. Impressionante coincidenza, come se avesse scritto per sé.E la messa da Requiem ci accompagna in un itinerario di scoperta della debolezza umana, ingannata dalla tracotanza fino a sentirsi onnipotenza, cui proprio la morte pone fine. La misericordia di Dio che ha assolto Maria Maddalena, che ha redento il ladrone, ci aiuterà a vincere la battaglia della nostra esistenza.
Questo dramma dell’esistenza affidato alla musica e alla liturgia sarà eseguito domenica 23 febbraio,a Ceccano, nella Collegiata di S. Giovanni Battista, alle ore 18,30, nel V anniversario della morte di Francesco Alviti, musicista percussionista, scomparso dopo aver vanamente lottato contro il suo male. Insieme a Francesco saranno ricordati tutti gli altri giovani che così crudelmente lasciano i loro genitori, gli amori, gli amici. Il Requiem verrà eseguito dal soprano Vittoria
d’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso Alessandro Della Morte. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.
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