Domenica 6 ottobre siamo tutti invitati a pregare durante la Santa Messa per gli immigrati che sono annegati in mare davanti alle nostre coste. Sono più di 19.000 gli immigrati morti nel Mediterraneo negli ultimi anni mentre cercavano di arrivare sulle coste dell’Europa. E’ una vera vergogna, come l’ha definita Papa Francesco. Non possiamo rimanere indifferenti davanti a simili tragedie e non possiamo continuare a preoccuparci solo dei nostri problemi. L’indifferenza è sempre complicità.
Con la Caritas e alcuni Comuni della Diocesi abbiamo offerto la nostra disponibilità ad ospitare gli immigrati che stanno arrivando nel nostro paese. ribelliamoci all’indifferenza e ad ogni radice di razzismo che si annida nei cuori. Uniamoci nella preghiera, ricordando i tanti emigrati della nostra terra, che in tempi di miseria hanno lasciato la Ciociaria non certo perché non l’amavano, ma per bisogno e per la povertà. Così avviene oggi per altri popoli, i cui paesi sono segnati da guerre, calamità naturali, povertà, malattie. Che il Signore ci dia un cuore e uno sguardo di misericordia per guardare a loro con bontà. Lasciamoci toccare nel profondo dalla loro tragedia e dal loro bisogno. Alziamo gli occhi verso le periferie del mondo, piene di donne e uomini che vivono quotidianamente nella povertà, perché il nostro cristianesimo sia vissuto non nel piccolo orizzonte delle nostre realtà, ma abbia il respiro universale che Gesù ci ha insegnato e San Francesco d’Assisi ha vissuto.
Papa Francesco, incontrando oggi ad Assisi i bambini disabili e ammalati, ha detto: “Sull’altare adoriamo la Carne di Gesù; in loro troviamo le piaghe di Gesù. Gesù nascosto nell’Eucaristia e Gesù nascosto in queste piaghe. Hanno bisogno di essere ascoltate! Forse non tanto sui giornali, come notizie; quello è un ascolto che dura uno, due, tre giorni, poi viene un altro, un altro… Devono essere ascoltate da quelli che si dicono cristiani. Il cristiano adora Gesù, il cristiano cerca Gesù, il cristiano sa riconoscere le piaghe di Gesù. E oggi, tutti noi, qui, abbiamo la necessità di dire: “Queste piaghe devono essere ascoltate!”. Ma c’è un’altra cosa che ci dà speranza. Gesù è presente nell’Eucaristia, qui è la Carne di Gesù; Gesù è presente fra voi, è la Carne di Gesù: sono le piaghe di Gesù in queste persone”. Cari amici, molti di noi domenica parteciperanno alla celebrazione Eucaristica. Mentre celebriamo l’Eucaristia, guardiamo nel corpo di Gesù le piaghe e il dolore di quegli immigrati. Sono la carne di Gesù. Affidiamoli alla Sua misericordia.
![]()
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento