Il Senatore Francesco Scalia ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro della Salute per chiedere i motivi dell’esclusione del comune di Ceccano dal monitoraggio delle realtà interessate dalle problematiche relative all’inquinamento della Valle del Sacco.
“Il rapporto diffuso dal Ministero – dichiara Scalia – prende in considerazione 44 delle 57 aree più inquinate di Italia e tra queste anche l’area della Valle del Sacco ma tra i comuni inseriti nel monitoraggio non risulta coinvolto il Comune di Ceccano, che è tra tutti i siti della Ciociaria, quello più penalizzato dall’inquinamento del fiume Sacco. Ho chiesto al Ministro di capire quali sono i criteri adottati per la ricerca e l’individuazione dei comuni interessati alla contaminazione ambientale, e di prendere in considerazione la proposta del Sindaco Maliziola di istituire presso la struttura ospedaliera di Ceccano un centro di ricerca e prevenzione sulle patologie ricollegabili all’inquinamento del fiume Sacco” .
“Il monitoraggio degli effetti dell’inquinamento del fiume Sacco sulla salute dei cittadini – conclude Scalia deve poter esser esteso a tutta l’area attraversata dal fiume Sacco che deve tornare,così come già chiesto al Ministro dell’Ambiente, ad essere Sito di Interesse Nazionale e sui è necessario, anche alla luce dei risultati del rapporto, attivare con urgenza i lavori di bonifica e risanamento ambientale”.
In merito interviene anche Protani Diego del Pd Ceccano: “E’ incredibile quanto inspiegabile che Ceccano non sia stata subito inserita nel monitoraggio, eppure la nostra citta’ è tagliata in due dal fiume Sacco. E’ un atto politico importantissimo che il Sen. del Partito Democratico Scalia, in comune accordo con il sindaco Maliziola, ha presentato urgentemente l’interrogazione al Ministro Lorenzin. Ceccano e i suoi abitanti meritano rispetto”.
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L’attività svolta dal Senatore Scalia e’ nell’interesse di tutti i cittadini di Ceccano siano essi di sinistra o di destra. Non dividiamoci e sosteniamo lo nella sua meritoria azione. Per il momento un sentito grazie. Antonio Olmetti