La forza del Requiem, le note terrificanti del Dies Irae, la dolcezza della misericordia di Dio, la consapevolezza della redenzione: tutto questo trova la sua espressione massima nella Messa per i Morti, nel Requiem appunto che Mozart compose nel 1791, fino al 5 dicembre, giorno della sua morte. Impressionante coincidenza, come se avesse scritto per sé. E la messa da Requiem ci accompagna in un itinerario di scoperta della debolezza umana, ingannata dalla tracotanza fino a sentirsi onnipotenza, cui proprio la morte pone fine. La misericordia di Dio che ha assolto Maria Maddalena, che ha redento il ladrone, ci aiuterà a vincere la battaglia della nostra esistenza.
Questo dramma dell’esistenza affidato alla musica e alla liturgia sarà eseguito due volte a Frosinone nel prossimo mese di giugno: giovedì 6 nella Chiesa del Sacro Cuore, in occasione della festa parrocchiale, con la presenza delle reliquie del Beato Giovanni Paolo II, e domenica 9 in occasione dell’inaugurazione dell’auditorium diocesano, nuova struttura di 400 posti che sarà messa a disposizione del territorio. Il Requiem verrà eseguito dal soprano Vittoria d’Annibale, dal mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, dal tenore Enrico Talocco e dal basso
Adriano Scaccia. Saranno accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, costituita da giovani musicisti che hanno studiato al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.
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