Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo che l’Italia dedica alla memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell’Esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati.
Istituito con la legge n.92 del 30 marzo 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004, la storia di un passato… passato vergognosamente sotto silenzio, che concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. La legge segna un mutamento di atteggiamento da parte della comunità nazionale nei confronti degli esuli giuliano-dalmati. Alla legge si è arrivati con un consenso esteso delle forze politiche. La legge è arrivata dopo un lunga attesa della comunità degli esuli, durata oltre 60 anni. La divisione in blocchi dell’Europa aveva reso impossibile il riconoscimento dei loro diritti. La caduta dei blocchi ha permesso che venisse riconosciuta la loro tragedia.
La storia … Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l’Italia, grazie all’esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall’occupazione nazista, a Trieste e nell’Istria (sino ad allora territorio italiano) si
è vissuto l’inizio di una tragedia: la “liberazione (?)” avvenne ad opera dell’esercito comunista jugoslavo agli ordini del sanguinario maresciallo Tito. 350.000 italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe [gradi inghiottitoi (o caverne verticali, o pozzi), tipici della regione carsica] e nei campi di concentramento titini. La loro colpa era di essere italiani e di non voler cadere sotto un regime comunista.
Trieste, dopo aver subito più di un mese di occupazione jugoslava, ancora oggi ricordati come “i quaranta giorni del terrore“, visse per 9 anni sotto il controllo di un Governo Militare Alleato (americano ed inglese), in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte. Solo nell’ottobre del 1954 l’Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l’Istria all’amministrazione jugoslava. E solo nel 1975, con il Trattato di Osimo, l’Italia rinunciò definitivamente, e senza alcuna contropartita, ad ogni pretesa su parte dell’Istria, terra italiana sin da quando era provincia dell’Impero romano.
Per saperne di più http://www.10febbraio.it
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