Sulla diagnosi siamo tutti d’accordo: c’è la crisi, non solo economica, ma anche morale, culturale, sociale. Sulla terapia, ci dividiamo, ammesso che una qualche via d’uscita si riesca a intravvedere. Chi invoca un rinnovamento della politica, chi sostiene che bisogna ripartire dal basso, chi ritiene che siamo un Paese costituzionalmente incapace di fare sistema e puntare nella stessa direzione… Insomma, non si riesce a identificare la soluzione ai nostri mali e si brancola nel buio, oppure ognuno si inventa il suo toccasana senza saper convincere gli altri…
Eppure una grande, preziosa risorsa forse è sotto i nostri occhi. Basterebbe saperla vedere e, sopratutto mettere in atto: la Costituzione. A riportarla alla nostra attenzione, sono ora una serie di intellettuali, artisti, esperti di diritto.
Qualche giorno fa su questo sito abbiamo pubblicato un’approfondita intervista a Salvatore Settis, l’archeologo (già direttore della Normale di Pisa e di importanti istituzioni culturali nel mondo) che da qualche tempo è
diventato uno dei più lucidi e brillanti paladini del nostro patrimonio culturale e ambientale. Nel suo ultimo saggio, Azione popolare, appena pubblicato da Einaudi, l’intellettuale ricorda che la nostra è una Costituzione attualissima e illuminata, anche per quanto riguarda la salvaguardia e la valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali. I cittadini sono chiamati a esercitare in pieno il loro diritto di cittadinanza, attraverso la partecipazione, le iniziative, la denuncia. Il manifesto di questi cittadini attivi esiste già: è appunto, la Costituzione.
Continua a leggere qui http://www.famigliacristiana.it/costume-e-societa/cultura/visto/articolo/costituzione-ritorno-al-futuro.aspx
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento