(DIRE – Notiziario minori) Roma, 31 lug. – “L’adolescenza e’ di per sé un’eta’ difficile, anche quando non
manifesta segni di patologia. In questo frangente di eta’, come dimostrano gli studi del King’s College e dell’Universita’ di Ultrecht, possono esserci fenomeni dispercettivi transitori che non hanno alcun valore prognostico e che non arrivano nemmeno all’esame del clinico”. Lo ha affermato Carlo Alfredo Altamura, direttore della clinica psichiatrica universitaria di Milano.
“Ma insieme ci sono ragazzi che usano sostanze dannose- ha proseguito- come cannabis, ecstasy, cocaina, che provocano allucinazioni e in questo caso non si tratta certo di manifestazioni fisiologiche in senso stretto, ma di cause esterne che possono essere prevenute semplicemente non assumendo queste sostanze”. Il professore ha parlato anche del disturbo di adattamento: “E’ una reazione a un forte stress o a situazioni che richiedono un atteggiamento, appunto, di riposizionamento nella vita personale, come cambiare luogo di lavoro, affrontare un lutto sentimentale o una separazione. In realta’- ha chiarito- non e’ nemmeno da considerare una malattia”. Sul concetto di mancanza di insight nelle psicosi, il cattedratico ha aggiunto: “E’ uno dei cardini dei disordini psicotici e va letto nella sua interezza. Alcune volte, con la terapia farmacologica, puo’ essere recuperato ma senza una retrospettiva critica: il soggetto puo’ dire di non essere piu’ perseguitato dagli alieni, per esempio, ma di esserlo stato nel passato. Gia’ questo- ha concluso Altamura- e’ un risultato che migliora la qualita’ della vita del paziente, pur non intaccando la sua pregressa credenza delirante”.
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