Continua la pressione dell’inquinamento atmosferico sul nostro territorio. La rete delle centraline dell’Arpa Lazio ha registrato per la giornata di domenica 17 dicembre valori medi nelle 24 ore pari a 85 microgrammi per metro cubo nella centralina di Ceccano e 69 in quella di Frosinone scalo, nonostante ci siano state diverse giornate ventose nella settimana precedente. E’ ormai dimostrato che l’inquinamento atmosferico da polveri sottili incide pesantemente nella salute umana, creando problemi non soltanto all’apparato respiratorio ma anche a quello cardiocircolatorio. Openpolis ha reso noto il 6 ottobre scorso che l’Italia è uno dei paesi europei che più duramente subiscono le conseguenze del forte inquinamento dell’aria, con una media di oltre 53mila decessi annui prematuri ed evitabili nell’ultimo decennio. Parliamo di oltre 140 morti premature al giorno, soprattutto per cause cardiocircolatorie. Al momento risulta accertata la relazione con infarti, ischemie, tumori ai polmoni e patologie respiratorie acute e croniche come l’asma, ma il particolato fine può anche avere effetti sul sistema nervoso e riproduttivo.
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