Sali sul treno da Helsinki a Turku, hai posto al piano superiore e ti trovi di fronte una specie di cancelletto: ci vuole un po’ di forza per tirarlo e pensi di aver sbagliato. Non sembra un treno: scivoli, seggiolini piccoli, libri per disegnare,giochini fissati al tavolo, un treno in miniatura. E così capisci perché qui le famiglia abbiano tanti figli, rispetto a noi, perché incontri passeggini invece che cani al guinzaglio o nelle borse: il treno è progettato perché i bambini si trovino bene. E al treno si aggiungono le scuole gratuite (in tutto: frequenza, libri, mensa, trasporti… fino ai 18 anni e tempo pieno per tutti), asili nido gratuiti… Sono venuto in Finlandia 30 anni fa dalla Calabria, con una piccola ditta di carpenteria per lavorare sulle navi da crociera, ci dice un italiano incontrato al concerto del Coro del Liceo di Ceccano a Turku: oggi ho 30 dipendenti, le mie figlie hanno studiato tutte gratuitamente, questo paese mi ha dato lavoro e serenità. Dello stesso parere un romagnolo, proprietario di una gelateria nel centro commerciale di Turku: certo fa freddo, ma i servizi per le famiglie sono l’elemento centrale e per chi vuole lavorare non ci sono ostacoli burocratici. Io e i miei fratelli gestiamo diverse attività Così la Finlandia ha portato l’età media in cui ci si sposa a 25 anni e il numero medio di figli per coppia a 3. E anche gli Italiani qui fanno figli. Da noi chiacchieriamo di merito e nemmeno chiediamo i fondi per costruire gli asili nido.



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Tuttavia, altre statistiche riportano pure che la Finlandia è al top della classifica relativa al consumo di alcol, di antidepressivi e di casi di suicidio.