In regresso la raccolta differenziata a Ceccano: nel 2020 la percentuale era stata del 72,52% che nel 2021 scende di oltre due punti al 70,28. Continuano a mancare i dati relativi alla plastica, che secondo il catasto dei rifiuti dell’Ispra, nella cittadina vetuscolana non verrebbe raccolta, quando invece lo è regolarmente. Nel 2017, ultimo anno in cui compare, se ne raccoglievano quasi 500 tonnellate I rifiuti urbani sono in aumento a 8211 tonnellate, cifra più alta dal 2011, in crescita rispetto al 2020, che aveva registrato 8085 tonnellate. Di questi ne vengono differenziati 5770, pari appunto al 70,28. I quantitativi pro capite dei 22423 ceccanesi ammontano a 366 kg annui, di cui 257 vengono differenziati. nel 2020 i valori erano rispettivamente 362 di cui 262 differenziati. Per la raccolta differenziata i numeri sono molto interessanti: continua ad essere assente la plastica mentre scompaiono anche i rifiuti elettronici di cui due anni fa si raccoglievano quasi 100 tonnellate, come pure i tessili ridotti a 1 tonnellata e mezza, contro le 60 dell’anno precedente. Aumenta fortemente la frazione organica che arriva a quasi duemila e 500 tonnellate. Rimane la domanda: che fine fa la plastica che tutti raccogliamo una volta a settimana nei contenitori gialli?

