Come era ampiamente previsto la gara per il nuovo appalto della raccolta differenziata a Ceccano, 17 milioni di euro per 7 anni, è stata rinviata, non essendo riuscito palazzo Antonelli a sistemare il capitolato entro il 31 dicembre. Lo si apprende dall’albo pretorio. Si è fatto così ricorso alla proroga tecnica per l’attuale ditta, proroga che può arrivare fino a 6 mesi. Intanto vale la pena ricordare i punti di forza dell’attuale gestione e quelli in cui invece bisognerebbe migliorare soptrattutto dopo che gli ultimi dati segnano un calo nelle percentuali di raccolta dal 72 al 70 per cento. La regolarità del servizio in questi anni è stata la sua forza. I cittadini di Ceccano, in tutto il territorio comunale, hanno fatto l’abitudine alla raccolta differenziata che funziona e quindi hanno consentito, con il loro impegno, di raggiungere il notevole risultato. Se le famiglie non avessero avuto comportamenti virtuosi gli sforzi di Palazzo Antonelli sarebbero stati vani. Andrebbero ringraziati, perciò, pubblicamente, con un gesto che non è mai stato compiuto da nessuna delle amministrazioni che si sono succedute a Palazzo Antonelli dal 2012. Le criticità stanno invece nel funzionamento dell’ecocentro, per gli orari assolutamente non sufficienti per le esigenze dei cittadini e per le difficoltà di accesso, nella mancanza di trasparenza su quanto la ditta appaltatrice versi al comune con la rivendita dei rifiuti differenziati dai cittadini con tanto impegno, (fattore evidenziato anche nella delibera di indirizzo per il nuovo appalto, quando si chiede un aumento del gettito derivante dalla raccolta, ndr.), nell’inspiegabile e inspiegato mistero della mancanza nel catasto dei rifiuti dell’ISPRA dei valori della plastica, come potete notare qui; nell’assenza, sul territorio, di isole ecologiche che consentano, anche ai non residenti, di differenziare i rifiuti attraverso l’utilizzo di schede elettroniche personalizzate come presenti, invece, in tutti i comuni del circondario, nella pulizia periodica dei margini delle strade comunali, anche attraverso mezzi meccanici, nell’introduzione, sempre promessa e mai attuata se non con un breve esperimento nel centro urbano, di sistemi di personalizzazione del sacchetto dei rifiuti per individuare chi si “distragga” un po’ dalla differenziazione. Si può migliorare e tanto, come tanti lettori hanno nel tempo evidenziato.

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