Dobbiamo dar ragione pubblicamente all’assessore Del Brocco: il vecchio ospedale di via Roma, nella parte non sistemata, è di proprietà della Asl, che, a suo dire, si ostina a non restituirlo al comune. Lo confessiamo, c’eravamo illusi che la dichiarazione del sindaco Caligiore nello scorso mese di ottobre, in conferenza stampa, dopo otto mesi, fosse diventata realtà. Invece niente, la Asl, a detta dell’assessore Del Brocco, non molla. Sono 25 anni che quell’edificio non funziona più come ospedale e quindi dovrebbe tornare ai suoi proprietari, e così, di fronte alla precisazione, formalmente corretta, dell’Assessore Del Brocco, ci sembra giusto porsi alcune domande. Come mai la Asl di Frosinone è stata buona nei confronti della Confraternita del SS. Sacramento e Rosario, restituendo da tempo la parte di edificio di proprietà, oggi restaurata completamente e sede del centro pastorale parrocchiale, ed è così cattiva nei confronti del comune? Quali sono state le scelte della Confraternita, tanto interessanti da convincere la Asl alla restituzione del bene, e perché il comune non ha adottato la stessa strategia? Esiste un’idea a palazzo Antonelli per il riuso di quegli imponenti spazi, che danno su via Roma, sull’hortus conclusus e su via S. Sebastiano, e che già oggi ospitano le centrali elettriche che alimentano buona parte del centro storico e anche alcuni archivi? Delle centrali elettriche ci si è accorti nei due lunghi black out che hanno coinvolto la parte alta della città negli ultimi anni. Non sarebbe il caso, oggi, a 25 anni di distanza dal crollo e dall’abbandono dell’ospedale, di sollecitare ulteriormente la Asl su questo tema? Certo, formalmente l’edificio è di quella cattiva della Asl e il comune lo ha richiesto, ma per farci cosa?

Domande pertinenti ed intelligenti le tue, Pietro.
Troppo per certi interlocutori, che danno il meglio di sé solo quando c’è da polemizzare inanemente e sterilmente.
Cosa vuoi che ti dica quel tizio?