Nel primo giorno dell’anno la Liturgia celebra la Santa Madre di Dio, Maria, la Vergine di Nazareth che ha dato alla luce Gesù, il Salvatore. Quel Bambino è la Benedizione di Dio per ogni uomo e donna, per la grande famiglia umana e per il mondo intero. Gesù non ha tolto il male dal mondo ma lo ha sconfitto alla radice. La sua salvezza non è magica, ma è una salvezza “paziente”, cioè comporta la pazienza dell’amore, che si fa carico dell’iniquità e le toglie il potere. La pazienza dell’amore: l’amore ci fa pazienti. Tante volte perdiamo la pazienza; anch’io, e chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri [probabilmente si riferisce alla reazione verso una persona che, in Piazza, lo aveva strattonato]. Per questo contemplando il Presepe noi vediamo, con gli occhi della fede, il mondo rinnovato, liberato dal dominio del male e posto sotto la signoria regale di Cristo, il Bambino che giace nella mangiatoia.
Papa Francesco, Angelus del 1° Gennaio 2020
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Per questo oggi la Madre di Dio ci benedice. E come ci benedice, la Madonna? Mostrandoci il Figlio. Lo prende tra le braccia e ce lo mostra, e così ci benedice. Benedice tutta la Chiesa, benedice tutto il mondo. Gesù, come cantarono gli Angeli a Betlemme, è la «gioia per tutto il popolo», è la gloria di Dio e la pace per gli uomini (cfr Lc 2,14). E questo è il motivo per cui il Santo Papa Paolo VI ha voluto dedicare il primo giorno dell’anno alla pace – è la Giornata della Pace –, alla preghiera, alla presa di coscienza e di responsabilità verso la pace. Per quest’anno 2020 il Messaggio è così: la pace è un cammino di speranza, un cammino nel quale si avanza attraverso il dialogo, la riconciliazione e la conversione ecologica.
Dunque, fissiamo lo sguardo sulla Madre e sul Figlio che lei ci mostra. All’inizio dell’anno, lasciamoci benedire! Lasciamoci benedire dalla Madonna con il suo Figlio.
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