di Andrea Selvini
3 novembre 1943 – 3 novembre 2017
Oggi ricorre l’anniversario di un giorno nefasto per la nostra città. Dopo quei tragici istanti dei bombardamenti, la città non sarà mai più come prima…
Darei tutto l’oro del mondo per avere una macchina del tempo e tornare, anche solo per qualche istante, agli anni prima del bombardamento.
Che darei per avere l’opportunità di arrivare sul ponte e vedere il panorama della città con le sue casupole medievali strette strette l’una con l’altra e senza vuoti nel mezzo.
Che darei per poter toccare i leoni di bronzo all’inizio del ponte e la grande fontanona coi delfini sul fondo di Piazza Berardi.
Che darei per ammirare la bellezza e la grandezza del Palazzo Berardi che si slanciava ai piedi del paese, inserendosi gradevolmente nella veduta d’insieme.
Che darei per fare un giro intorno a Santa Maria A Fiume, vederla immersa nella sua originaria atmosfera agreste e per entrarci dentro ad ammirare i suoi affreschi medievali.
Che darei per fare un giro sugli argini naturali del fiume Sacco e vedere le sue spiaggette pulite con le donne che vanno a lavarci i panni e i ragazzi che ci giocano.
Che darei per salire fin su al borgo medievale passando sotto la Porta Abbasso arrivando fino a Borgo San Pietro.
Che darei per poter vedere slanciarsi la Chiesa di San Pietro in mezzo alle case ed i vicoletti del suo rione omonimo, proprio li, dove oggi ci sono quei vuoti struggenti…
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