L’avevamo capito tutti che c’era qualcosa di strano nella “perimetrazione” della bonifica della Valle del Sacco: c’erano finiti dentro anche Acuto e Carpineto per citare due centri abbastanza lontani dall’area fluviale. Ora il Ministero ha imposto uno stop alla spesa, fra l’altro sembra fino ad oggi utilizzata soltanto per consulenza ed acquisti di automobili. Leggiamo su retuvasa.org:
Il Ministero dell’Ambiente ha deliberato di sospendere l’erogazione dell’ultima tranche del finanziamento relativo alla sub-perimentrazione del Sito di Interesse Nazionale “Bacino del fiume Sacco” (pari a 300.000 euro, per un importo complessivo di un milione e mezzo di euro). Per tale sub-perimetrazione il Ministero aveva stipulato apposita Convenzione con Regione Lazio e Arpa Lazio il 31.10.2008. Il Ministero ha verificato una rispondenza dell’utilizzo dei fondi agli scopi dell’intervento al momento non giustificata per alcune voci, un’individuazione superficiale dei siti potenzialmente inquinati e di conseguenza un’insoddisfacente attività di caratterizzazione. In particolare, ci eravamo chiesti in passato come mai la sezione di Arpa Frosinone si fosse concentrata sulle discariche più che sui siti industriali dismessi, pertinenti a un SIN; i rilievi dell’ente governativo sembrano confermare quanto il nostro dubbio fosse legittimo. Il fatto, gravissimo, induce a due ordini di riflessione.Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
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