E’ il parere di Anita Mancini, architetto, per un giorno assessore al comune di Ceccano nell’ultime ore dell’amministrazione Maliziola. Interviene nel dibattito suscitato dal nostro post sulla cementificazione nella cittadina fabraterna e scrive: un’altra considerazione che non riguarda il legame tra la salute e la salvaguardia dell’ambiente (ormai acquisito) bensì il valore economico della tutela del territorio. Ristrutturare il classico “casale” ha più o meno gli stessi costi, sia che si trovi in Umbria sia in una delle contrade di Ceccano. Sul mercato, però, i due immobili hanno un valore ben diverso. Le scelte urbanistiche hanno un peso economico e sociale rilevantissimo. I piani urbanistici sono una necessità e devono essere condivisi e partecipati proprio per questo: assicurare la ricchezza ad un territorio e non a pochi privilegiati (per usare un eufemismo). Chi consente cementificazioni e non reprime abusi edilizi, è responsabile della drastica riduzione del valore delle abitazioni e del territorio, un danno cui è molto difficile rimediare.
A questo proposito, si attendono ancora, da oltre due anni, gli incontri pubblici sulle linee guida del PRG di Ceccano, promesse in pompa magna in quel famoso convegno all’Antares, davanti ad un folto pubblico di geometri, architetti e ingegneri e a qualche cittadino…
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento