Ora i testimoni siete voi: la nostra vita sta volgendo al termine, continueremo a testimoniare fino a quando Dio ce lo permettera’, ma poi tocchera’ a voi mantenere la memoria di quanto male l’uomo possa riuscire a compiere e quanta rovina l’odiopossa causare. Queste le parole dei sopravvissuti di Auschwitz,al termine di un’intensa ed emozionante giornata che ha visto i ragazzi del Liceo di Ceccano, insieme ai loro compagni di 80 scuole laziali, visitare il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau: una vera fabbrica della morte, l’organizzazione industriale dello sterminio, lo sfruttamento economico dello spirito e del corpo di deportati. Ed ecco allora l’ingresso di Birkenau, i binari, la Juden ramp su cui venivano scaricati a migliaia e separati i figli dalle madri, in mezzo agli ordini gridati dalle SS. Molti erano avviati subito alle camere a gas: era un ufficiale medico a decidere,con il semplice gesto della mano. Rechts,links, sinistra destra. Gli altri, che potevano lavorare entravano nel campo. E poi il percorso fino alle camere a gas, ai forni, fabbricati appositamente per risolvere la questione della liquidazione dei
cadaveri, le fosse comuni infatti erano ormai troppe. E’seguita quindi la visita alle baracche,a quella dei bambini, tenuti in vita per gli esperimenti di Mengele. E poi il museo del campo ad Auschwitz: le scarpe, le valige, i capelli, i pettini, le protesi, le celle di punizione, quella di san Massimiliano Kolbe, offertosi al posto di un altro prigioniero condannato a morte, Arbeit macht frei, il lavoro rende liberi. Oggi abbiamo visto l’inferno
Tante emozioni, tante sensazioni, tanti ragionamenti, un impegno contenuto in due parole: mai piu’!
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