Hanno cominciato le prime classi, nell’aula magna Francesco Alviti, con la visione del cortometraggio Angelica Sed, una di noi, discutendo poi con i prof sulle leggi razziali ed incontrando Enzo Ardovini, l’architetto newyorkese, di origini ceccanesi che partecipò alle operazioni di soccorso alle Torri Gemelle l’11 settembre del 2001. Hanno poi continuato le altre classi con una serie di lavori multimediali su Aymer, Edith Stein, Sonderkommando, sulla Shoah e il cinema: la classe I C, con opzione musicale, insieme al coro e all’orchestra del Liceo, ha poi presentato l’atto unico Train de vie, raccontando la fantastica avventura di un gruppo di ebrei che cerca di fuggire inventando un treno di deportati.
Alle 11,54, orario in cui fu liberato il campo di Auschwitz il 27 gennaio 1945, tutta l’attività del Liceo di Ceccano sì è fermata per un minuto, mentre le note del silenzio fuori ordinanza risuonavano nel cortile. La memoria si è poi trasferita alla guerra nel nostro territorio. Il poeta Angelo de Sanctis
ha letto la poesia dedicata a S. Maria a fiume, la venerata immagine custodita nel santuario distrutto dalle bombe americane il 26 gennaio 1944: il testo dialettale ha riempito di commozione i presenti. C’è stata poi ancora una successione di lavori multimediali. Saranno tutti pubblicati sil sito del Liceo. La giornata è stata conclusa dall’intervento del sindaco di Ceccano, Manuela Maliziola, che ha ringraziato gli studenti per il loro impegno nel mantenere viva la memoria della Shoah.
Gli studenti sono stati ringraziati anche dalla preside Senese che si è voluta complimentare per l’elevata qualità dei lavori presentati.
Ecco le prime foto della Giornata
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