di Paolo Ferri, università Milano Bicocca
La rivoluzione digitale sta trasformando in maniera radicale il mondo della scuola e della formazione in tutti i paesi sviluppati e no. LIM, notebook e tablet cominciano ormai ed “entrare in classe”. Allo stesso modo varcano le porte della scuola altri strumenti digitali interattivi legati ad Internet: gli ambienti virtuali per l’apprendimento (classi virtuali), i video (lezioni o materiali di approfondimento), i forum, i database di contenuti digitali eccetera. Questi strumenti didattici innovativi permettono allo studente di fruire del sapere e della formazione anche al di fuori delle mura della scuola, con i tempi e i ritmi che egli stesso può determinare.
Contemporaneamente la didattica dentro l’aula diventa più attiva, le esercitazioni e i lavori di gruppo si spostano in classe, con la supervisione e il supporto del docente. Le implicazioni pedagogiche di questa inversione sono di grande rilievo, cambia il ruolo degli insegnanti e gli studenti diventano il centro del processo di apprendimento. La classe non è più il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l’insegnante, in questo modo si realizza l’”inversione” del setting tradizionale e si può parlare di flipped classroom
Continua qui http://www.agendadigitale.eu/egov/457_scuola-20-istruzioni-per-l-uso.htm
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
L’ha ribloggato su Il Blog di Channels.