Tanto spende il comune per smaltire l’umido e il differenziato che vien fuori dalla raccolta differenziata. Lo si apprende dall’albo pretorio. Sembra una cifra enorme ma non si può dire se non sappiamo quanto altro si spende e soprattutto quanto si spendeva prima. Non sarebbe il caso di avere qualche informazione? Andando a cercare in questo blog si trova una dichiarazione di Stella che dice che nel 2008 la raccolta dei rifiuti costava 2 milioni di euro… meno di quanto sis pende oggi soltanto per umido e indifferenziato. E’ vero?
Intanto, come abbiamo più volte segnalato, il sito della Gea, l’azienda incaricata della raccolta differenziata a Ceccano, non funziona: prima era in costruzione, ora è inaccessibile.
Calgaco e i suoi Caledoni si meravigliano del fatto che i ceccanesi non sappiano come vengano spesi i loro soldi.
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E’ quasi due anni ch si fanno sfozi immani per dividere nei minimi particolari tutti i tipi di Rifiuti, cosa che peraltro il sottoscritto ha fatto già dal 1992 in Svizzera fino al 2001 e dl 2001 al 2004 a Bussolengo (VR), Sono veramente disgustato che in questo Paese ci si debba classificare sempre agli ultimi posti per i servizi. Vedi anche l’acqua ATO-5 una cosa inaudita, che si debba sempre pagare di più per avere meno, questo succede solo nel terzo e quarto mondo e l’Africa che si affaccia al mediterraneo è certamente più evoluta di noi.
Angelino Stella continua a fare il Grillo Parlante ma nessuno lo sente, come mai?
Premetto che il contratto per lo smaltimento dei rifiuti con la Soc. GEA, è un contratto forfettario (accordo di compenso o retribuzione globale, fondato su una valutazione complessiva delle prestazioni, indipendentemente dallo loro frequenza, dall’entità di ciascuna e dalle successive variazioni di mercato) per un importo di Euro 1.900.000,00 con scadenza 2014 (il prossimo anno)
La congruità dell’importo di cui sopra (tra l’altro derivante da una gara di appalto a livello europeo) a parere dello scrivente c’è tutta, in quanto mi risulta che il Comune di Ceccano spendeva prima dell’attuale attività di smaltimento porta a porta, circa Euro 1.200.000,00 per l’evacuazione del complesso dei materiali di scarto non fluidi di un centro urbano, più circa 700.000,00 Euro per il nolo ed utilizzo di due autocarri per rifiuti nonché per la mano d’opera di n.6 operari che venivano “aiutati” da personale del Comune.
Attualmente per il porta a porta, la ditta GEA usufruisce di una mano d’opera di circa (non ne sono sicuro) 16 operai e gli autocarri, sempre della società, sono una decina.
Nel prezzo forfetario di Euro 1.900.000,00 sono contenute anche le partite attive per il
Comune (che vanno alla Soc. GEA) come ad esempio il ricavo della vendita dei materiali di vetro provenienti dalla raccolta. Altro peso contenuto nella contratto GEA, la realizzazione di un centro di raccolta a spese della predetta ditta; per quanto riguarda il terreno dove costruire il suddetto centro di raccolta, il Comune di Ceccano aveva come peso quello di pagarne l’affitto: questo onere è stato evitato in quanto il terreno dove sorge il centro è di proprietà comunale.
Quanto sopra premesso ed in considerazione della prossima scadenza del contratto GEA, si potrebbe “studiare” un nuovo contratto d’appalto meglio formulato e con nuovi pesi ed oneri per la ditta appaltatrice che tenga conto dell’esperienza maturata dal Comune di Ceccano, in questi anni di gestione raccolta porta a porta: in queste condizioni si potrebbe “spuntare” un prezzo d’appalto inferiore a quello attualmente in essere. Tutto questo è ovviamente a carico della Giunta Cerroni/Maliziola.
Antonio Olmetti
Antonio Olmetti