di Antonio Spadaro, sj
Ogni anno la Chiesa, la domenica dell’Ascensione, celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica voluta dal Concilio Vaticano II. Il suo scopo è quello di «incrementare e rendere più efficace il multiforme apostolato della Chiesa» (Inter mirifica, n. 18) nel campo comunicativo. Com’è tradizione, il 24 gennaio scorso Benedetto XVI ha inviato il suo messaggio per la Giornata di quest’anno, la 47a, dedicata al tema: «Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione». L’annuncio del tema è avvenuto, come ogni anno, il 29 settembre, festa degli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, patrono, quest’ultimo, di quanti lavorano nella radio.
Cercheremo di seguito di comprende il significato e la portata di questo Messaggio innanzitutto collocandolo nel suo contesto temporale legato all’Anno della Fede e al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione. Quindi individueremo tre «pilastri» di questo testo, cioè i temi che lo hanno generato. E quindi, proprio alla luce del Messaggio, ci interrogheremo sul motivo per cui il Papa ha deciso di unirsi alla conversazione aperta su Twitter, una delle reti sociali più diffuse, che ormai 6 mesi fa ha superato i 500 milioni di utenti.
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