“Una tragedia”. Non ci sono mezze misure nel commento cheLaszlo Andor, ungherese, commissario europeo al Lavoro, ha rilasciato sui dati diffusi da Eurostat, l’ente statistico dell’Unione Europea. La tragedia in questione è quella dei disoccupati, che nell’area euro (17 Paesi sui 27 dell’Unione) restano inchiodati al 12%, record assoluto da quando esiste la Ue. Alla fine di marzo 2013, nell’area euro ci sono 33 mila disoccupati in più rispetto a gennaio 2013; peggio è andata all’Unione Europea nel suo complesso (27 Paesi), visto che i disoccupati nello stesso periodo sono cresciuti di 76 mila unità, arrivando a un totale di oltre 19 milioni.
In un quadro tanto scuro, però, non tutte le tinte sono uguali. I Paesi dell’Europa centrale godono di livelli di disoccupazione relativamente bassi: 4,8% in Austria, 5,4% in Germania, 5,5% in Lussemburgo, 6,2% in Olanda. Sul gradino più basso della scala troviamo invece Grecia (26,4% di disoccupati), Spagna (26,3%) e Portogallo (17,5%).
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