Don Emilio Centomo, assistente nazionale degli Adulti, ci introduce al tempo forte della Quaresima commentando il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI: “La nostra spiritualità non si riduce a rincorrere una perfezione che è sempre troppo alta. Ma è come il sovrabbondare di un’esperienza d’amore che ha riempito la nostra vita e non possiamo tenere per noi. Da questo sgorga la lode e la riconoscenza. È condividere con il prossimo quello che ci è stato regalato”.
“Salgo le montagne per scendere, poi, a valle”. Così risponde un alpinista alla domanda sul perché tanta fatica e rischi per salire le vette. Il Papa sceglie questo paragone per spiegare l’intimo intreccio tra fede e carità, tipico della quaresima: “L’esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio per poi ridiscendere, portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio”.
La quaresima, che è alle porte, ci inviterà ancora una volta ad una più forte intimità con il Signore, attraverso la frequentazione della Parola e dei sacramenti. Ci chiamerà inoltre a crescere nella carità, anche attraverso le indicazioni concrete del digiuno, della penitenza e dell’elemosina. Sarà questo il messaggio del vangelo del mercoledì delle ceneri (Mt 6,1-6.16-18). La quaresima ci darà l’occasione di riprendere in mano fede e carità. Poiché sempre e continuamente abbiamo bisogno di riprese e riscoperte.
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