Non c’è soltanto la paura del terremoto in Garfagnana: c’è anche quella delle responsabilità per cui si sceglie di procurare allarme piuttosto che essere accusati di omicidio plurimo. Parliamo naturalmente di Protezione Civile e di sindaci. Ci spiega quello che è accaduto Il Tirreno:
Dopo lo sciame sismico degli ultimi giorni la protezione civile comunica che potrebbero verificarsi altre scosse. I sindaci avvertono la popolazione che si riversa nelle strade e nei punti sicuri. Il primo a rilanciare l’allarme, via Twitter, è il Comune di Castelnuovo dove centinaia di persone trascorrono la notte fuori casa. Alle 3 di notte un comunicato del prefetto Franco Gabrielli chiarisce la posizione della protezione civile.

LUCCA. Migliaia di persone allertate, una notte paradossale per gli abitanti della Garfagnana e della Mediavalle che, dopo giorni di convivenza con il terremoto, si sono ritrovati alle prese con un allarme (teorico) di nuove e ancor più violente scosse. E che è scattato dopo un comunicato della Protezione civile nazionale che paventava il rischio di un sisma con epicentro intorno a Castelnuovo Garfagnana. È iniziata così, tra paura e speranza, la lunga notte di circa 6mila sfollati che si sono riversati nei punti di raccolta allestiti dai vari Comuni (o in quelli comunque indicati come sicuri), mentre anche la sala operativa della Provincia di Lucca e della prefettura sono state attivate per organizzare le operazioni.
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