E’ bastato accendere camini e termosifoni e l’aria è tornata subito irrespirabile: a Ceccano siamo a quasi due volte il limite consentito, dopo averlo superato nel 2012 già 90 volte. E di fronte a questo triste primato, causa di tanti malanni e probabile agente corresponsabile di tanti fatti irreparabili, non si pensa ad un nuovo sistema di trasporto, a velocizzare i flussi di traffico, ad evitare che si concentrino in determinate zone, ad eliminare semafori, sostituendoli con rotonde, ad allontanare il traffico dal centro urbano per quanto possibile, a favorire la circolazione di mezzi diversi e meno inquinanti.
No: si ricorre alla più inutile delle ordinanze, divieto del traffico soltanto per i veicoli più vecchi.
Ma, per favore!
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io aggiungerei anche: telelavoro laddove sia possibile (la quasi totalità di quello impiegatizio, per esempio) così come l’adeguamento di infissi e delle abitazioni in genere, caldaie a metano o a gpl (anche se in quest’ultimo caso c’è l’handicap di dovere riempire periodicamente il serbatoio). Il risparmio energetico significa anche meno inquinamento. Ovviamente un minor utilizzo dell’auto a vantaggio di mezzi più ecologici… ecc…. ecc…
Ps: io sono telelavoratore felice di esserlo, ho gli infissi a norma di legge sul risparmio energetico e la caldaia (anzi due) a metano….