Vorrei parlarle di un grave problema sociale. Ogni sera, davanti alla mia casa, si appostano delle prostitute. Le confesso che mi irritavano moltissimo. Poi, una volta, dopo averle insultate, mi sono pentita pensando che forse, come diceva don Benzi, sono costrette a fare quel mestiere. Ma sono uomini senza scrupoli quelli che le sfruttano. Non solo i cosiddetti “protettori”, ma anche i clienti. Persone di giorno considerate rispettabili, che di notte usano quelle donne come oggetti. Si dovrebbero vergognare. Può immaginare cosa si prova a dover assistere, ogni sera, a questo penoso spettacolo. Faccio appello ai governanti perché intensifichino la lotta contro gli sfruttatori di prostitute.
C’è nei confronti della prostituzione quasi una rassegnazione a non poter fare nulla. Perché, si dice, è un mestiere antico come il mondo. Difficile da estirpare. Pura ipocrisia, per non affrontare il problema, lasciando vittime inermi nelle mani di “protettori” violenti e senza scrupoli. Ma per combattere seriamente la prostituzione nelle strade, dovremmo cominciare a ribellarci contro lo sfruttamento della donna e del suo corpo anche in Tv.
don Antonio Sciortino
Alla risposta di don Antonio, direttore di Famiglia Cristiana, aggiungo il ricordo di una considerazione di mons. Salvatore Boccaccio
che a chi gli chiedeva un intervento contro le “donnacce” rispondeva che sarebbe stato più importante, piuttosto, un intervento sugli “omacci”.
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