E’ in estrema sintesi il senso di una ricerca che il Forum delle Associazioni familiari ha svolto in 16 regioni italiane: tanta buona volontà, tanto spirito di collaborazione , tanti sforzi per includere i disabili nella vita quotidiana delle istituzioni scolastiche ma anche mancanza di risorse, situazioni estremamente diversificate da una provincia all’altra, impreparazione di insegnanti di sostegno che dalla sera alla mattina si ritrovano a doversi occupare di ragazzi autistici per i quali è richiesta un’altissima specializzazione. Questa situazione di luci e di ombre è stata presentata sabato mattina a Palazzo Rospigliosi, sul colle Quirinale a Roma. La ricerca, il cui titolo significativo è Triangolazione, scuola famiglia e associazioni per la disabilità, dono per la società, è stata coordinata dalla Commissione scuola del Forum e si è svolta su diversi livelli: una serie di questionari conoscitivi e poi soprattutto lo svolgimento di 16 focus group in cui si sono confrontati, in 16 regioni diverse, genitori, insegnanti, operatori sanitari e psicologici, responsabili di associazioni.
Alla presentazione della ricerca hanno reso parte Francesco Fusca, ispettore del MIUR per la Calabria, che ha tracciato un quadro dello sviluppo delle legislazione italiana sul tema della disabilità identificando alcuni nodi critici della situazione della scuola italiane. Con lui è intervenuta la dott.ssa Matilde Leonardi, neurologo e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità che ha evidenziato la complessità della situazione e la drammaticità di alcune soluzioni come quella di affidare ad insegnanti di sostegno improvvisati, perché perdenti posto in qualche particolare disciplina, e sbattuti nelle classi ad occuparsi magari di ragazzi autistici: una funzione per cui ci sarebbe bisogno di una profonda formazione. Ecco allora la pericolosità di tali situazioni soprattutto per i bambini ma anche per gli stessi insegnanti, avviliti
dall’impotenza e dal non sapere cosa fare. Inoltre la dott.ssa Leonardi ha evidenziato la necessità di non considerare la disabilità come il problema di un gruppo sociale ma come paradigma del modo di affrontare le questioni: se siamo capaci di offrire soluzioni ai disabili siamo in grado di farlo per tutti, anche perché chi di noi potrebbe dire di non avere disabilità? Sono poi intervenuti i rappresentanti delle diverse associazioni che fanno parte del Forum e che si occupano direttamente di disabilità: ne emerso un quadro estremamente variegato in Italia a seconda degli interventi degli enti territoriali. Soltanto la Triangolazione, magari ancora più estendibile, la collaborazione cioè fra i diversi soggetti è in grado di affrontare intelligentemente le questioni. Il convegno è stato guidato da Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari il quale ha affermato come grazie a Triangolazione il Forum considera il tema della disabilità come elemento costitutivo della sua attenzione alla famiglia.
Qui una sintesi del progetto Triangolazione
e qui le altre foto della giornata 5793843946298073745
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