di Angela Bellini per www.iltesoro.org
Handicap, lo possiamo tradurre con svantaggio? Mi sembra la traduzione più ricca di senso, rispetto all’aprire una finestra, sull’essere in svantaggio rispetto agli altri. So che è difficilissimo rimanere sul limite in questo discorso, ma proviamoci. Ho la sensazione che quando siamo portatori di un handicap (fisico, evolutivo, da malattia, anche sociale, perché non si vuole fare un discorso di valore maggiore o minore tra un handicap e l’altro…), rischiamo di esserne schiacciati a livello umano: ci sentiamo in handicap, come unica condizione di esistenza in vita, come unico modo di viverci con gli altri.Ovviamente (ma è meglio precisarlo!), il discorso ha un senso molto diverso, se dobbiamo parlare di handicap molto invalidanti sul piano relazionale, e altri che permetterebbero una vita di relazione. Qui però non vorrei parlare dei casi dolorosissimi e limite, rispetto a tutte le difficili situazioni di handicap… verso le quali mi sento umanamente limitata nella comprensione e cerco di capire, senza incasellarli nelle mie definizioni personali.
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