di don Mario Aversano
Mi riferisce una frase che gli ha rivolto, lucida e ferma: “Sei irrispettoso dei talenti che ti sono stati dati”.
Una frase detta a proposito di una pagella assestata sul 6, frutto di impegno scarsissimo e di una intelligenza tenuta in freezer. Detta a un ragazzo che non ha voglia di sbattersi né per giocare bene a calcio, né per svolgere il suo servizio di animatore in parrocchia. Un giovane consapevole del proprio valore e del proprio cuore che si sta arrendendo alla mediocrità più per abitudine che per convinzione. Una mamma contemporaneamente presente ma capace di rispettare le distanze, che non condanna e non giustifica (la conosco da molti anni). Una donna che non promuove la passività del figlio ma crede fortemente in lui.
“Sei irrispettoso dei talenti che ti sono stati dati”
Una frase che mi sembra aprire molte porte. Una chiave di lettura anche per me che incontro molti giovani “sani e forti” talvolta “spiaggiati” come quelle balene che misteriosamente hanno smarrito la rotta pur avendo le carte in regola per solcare i mari. E non c’entrano le ferite, le incertezze, le cadute morali e spirituali. Dio non pretende che si sia perfetti o impeccabili, ma che si desideri il viaggio, che si cerchi una meta, questo sì, questo lo spera.
“Sei irrispettoso dei talenti che ti sono stati dati”
Lo spero per i giovani e pure per noi adulti. Per me che devo fare un serio esame di coscienza. Perchè non c’è stagione che ci sottragga al dovere di accogliere i talenti di Dio e di averne rispetto. Sono di terra, ma anelo al cielo. Questo è il nostro cammino.
“E tu sei il talento di Dio”
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