La Croce gloriosa di Cristo riassume le sofferenze del mondo, ma è soprattutto segno tangibile dell’amore, misura della bontà di Dio verso l’uomo. In questo luogo anche noi siamo chiamati a recuperare la dimensione soprannaturale della vita, a sollevare gli occhi da ciò che è contingente, per tornare ad affidarci completamente al Signore, con cuore libero e in perfetta letizia, contemplando il Crocifisso perché ci ferisca con il suo amore.
Così Benedetto XVI nel discorso che avrebbe rivolto ai seguaci di Francesco d’Assisi. Il maltempo gliel’ha impedito. Ma il discorso è bellissimo.
Eccolo hf_ben-xvi_spe_20120513_la-verna_it.html
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