Ceccano, al Tecnico Economico, impegnati per promuovere la legalità

di Gabriel Tiberia, VA

Il 23 maggio 2025 l’Istituto Tecnico Economico di Ceccano ha celebrato la Giornata della Legalità con un incontro ricco di riflessioni e testimonianze. Il convegno, dal titolo Promuoviamo la legalità, è stato organizzato dal professor Marco Stramaccioni, referente per la legalità dell’Istituto e moderatore, ed ha avuto come relatori la dott.ssa Rossella Reali e il prof. Pietro Alviti. All’evento ha preso parte la professoressa Rosalba D’Amico, vicepreside dell’Istituto, la quale ha portato il suo saluto e ha sottolineato l’importanza del tema trattato e la relativa promozione all’interno delle scuole al fine di mantenere viva la memoria e rinnovare l’impegno della società civile nella lotta alla criminalità organizzata. Durante l’incontro sono stati proiettai tre video che avevano come argomento centrale tre figure chiave nel contrasto alla mafia. Il primo momento è stato dedicato alla storia del magistrato Giovanni Falcone, di cui l’alunno Andrea Lorenzo Masi della classe 5ªA, ha sottolineato l’impegno e la determinazione nella lotta alla mafia, soprattutto per il ruolo cruciale avuto nel maxiprocesso contro Cosa Nostra. L’intervento ha evidenziato come Falcone sia stato un esempio di impegno e coraggio, pagando con la vita la scelta di servire lo Stato. La sua morte, avvenuta il 23 maggio 1992, ha lasciato un’eredità profonda, che continua ad ispirare chi crede nella giustizia e nella legalità. Successivamente si è riflettuto sulla figura del magistrato Paolo Borsellino, il cui contributo alla lotta alla mafia è stato altrettanto rilevante. Le studentesse Beatrice Pacioni della 5ªA e Ilari Cipolla della 5ªC hanno presentato gli aspetti salienti della sua vicenda, sottolineando la determinazione di Borsellino nel proseguire la battaglia legale anche dopo la perdita dell’amico e collega Falcone. Le loro parole hanno messo in luce la consapevolezza con cui il magistrato ha affrontato i suoi ultimi giorni, senza mai indietreggiare, fino all’attentato che lo uccise il 19 luglio 1992 in via D’Amelio. Il suo messaggio, ancora oggi, invita a non avere paura e soprattutto a non restare in silenzio. Il terzo video è stato dedicato alla figura di Peppino Impastato, un simbolo della lotta contro la mafia in Italia. Il professor Marco Stramaccioni ha evidenziato come il giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano Peppino Impastato, nato in una famiglia mafiosa in Sicilia, ebbe il coraggio di ribellarsi al sistema di potere che lo circondava. Attraverso la sua attività politica e la sua radio libera, “Radio Aut”, denunciava con ironia e determinazione i crimini e gli intrecci mafiosi di cui anche i suoi familiari erano coinvolti. Fu assassinato successivamente nel 1978, ma la sua voce continua a essere un esempio di coraggio civile e impegno per la legalità.

A seguito della prima parte dell’incontro altri studenti hanno proseguito la riflessione su aspetti legati al concetto di legalità. Lorenzo Leva della classe 5ªC ha evidenziato l’importanza dello scrittore e giornalista Roberto Saviano, analizzando il contesto in cui opera la camorra, mettendo in risalto la forza comunicativa e civile dell’autore di Gomorra. L’intervento ha evidenziato l’importanza di rompere il silenzio sulle infiltrazioni mafiose nella società e sull’impatto che queste hanno sulla vita economica e sociale, soprattutto nella realtà come quella napoletana. Saviano, con la sua opera e con la scelta di denunciare pubblicamente tali dinamiche, è diventato un simbolo di coraggio e di resistenza civile, pur vivendo sotto scorta da anni.

Lorenzo Battaglini, della classe 5ªA, ha parlato del fenomeno della corruzione, illustrandone le conseguenze negative sul funzionamento delle istituzioni e sulla fiducia dei cittadini nello Stato. Il suo intervento ha anche descritto il ruolo svolto dall’ANAC e l’importanza del Piano Nazionale Anticorruzione, sottolineando come il rispetto delle regole e l’onestà individuale siano strumenti fondamentali per costruire una società più giusta.

Manuel Eleuteri, sempre della 5ªA, ha affrontato il tema del bullismo, associandolo alla legalità intesa come rispetto dei diritti fondamentali. Ha evidenziato come ogni forma di discriminazione rappresenti una violazione della dignità umana, richiamando la necessità di educare i giovani all’empatia, al rispetto reciproco e alla responsabilità condivisa. Il bullismo, secondo quanto emerso dal suo intervento, non può essere ignorato, ma va contrastato con il dialogo, l’ascolto e il sostegno, in linea con i principi sanciti dalla Costituzione italiana.

L’ultimo intervento è stato il mio, Gabriel Tiberia, studente della classe 5ªA. Ho trattato il tema della cybersicurezza, ponendolo come pilastro della legalità nell’era digitale. Ho illustrato le principali minacce informatiche e la necessità di affrontarle non solo con strumenti tecnologici ma anche con un adeguato quadro normativo, come il GDPR e la direttiva NIS2, e con l’attività di enti preposti come l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. L’intervento ha voluto porre l’accento sull’importanza della cittadinanza digitale e sulla responsabilità individuale nel proteggere i propri dati e nel contribuire a un ambiente digitale sicuro e rispettoso.

A concludere l’incontro, sono intervenuti due ospiti particolarmente graditi. L’avvocato Rossella Reali, DSGA del nostro Istituto ed esperta in diritto del lavoro, ha condiviso alcune delle sue esperienze professionali, offrendo spunti concreti e stimolanti sull’importanza della legalità nel mondo del lavoro. Infine il professor Pietro Alviti, giornalista e blogger, ha concluso l’evento con una riflessione incisiva sulla vicinanza della criminalità organizzata alla realtà quotidiana, aiutandoci a riconoscerne i segnali e suggerendo modalità concrete per affrontarla. Sul finire un interessante dibattito con gli studenti ci ha offerto consigli utili per riflettere sulle nostre responsabilità e per affrontare in modo consapevole l’importante tema della legalità.